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venerdì 12 novembre 2010

PRIMA DI INTER E JUVENTUS.....E DOPO LA ROMA...

Al Brescia la sensazione l'avevano avuta già a Bari, quattro giorni dopo le sviste di Russo e i piagnistei della Roma. La squadra di Iachini perse per un rigore, peraltro netto, ma Gigi Maifredi al «San Nicola» diede fiato alle prime proteste: «L'arbitro sembrava che non vedesse l'ora: non vorrei che, d'ora in poi, gli errori a nostro favore con la Roma ci si ritorcessero contro».
DA ALLORA, tra rigori netti a favore negati e dubbi o inesistenti contro concessi, il rapporto tra il Brescia e le giacchette gialle (il nero fa parte del vintage) è stato «sfortunato». «Ma a Bari non parlavo certo del rigore contro di noi, che c'era - dice adesso Maifredi -. Il problema è che aveva notato un certo tipo di atteggiamento. E le successive partite, credo, hanno confermato quella mia sensazione».e prima di Inter e Juventus...
E non c'erano dubbi, il 24 ottobre, anche per un altro fischetto veneto, Peruzzo di Schio, nel concedere al Lecce un rigore per un intervento di Martinez su Mesbah avvenuto sulla palla e fuori area. Di Michele calcia sulla traversa il rigore, rifacendosi due minuti dopo con la rete che condannò i biancazzurri alla sconfitta.
Ma ci sono altri episodi che penalizzano il Brescia. A cominciare dal debutto. A Parma, allo scadere del primo tempo, con la squadra di Iachini già sotto di due reti, Caracciolo scatta su una punizione di Diamanti ma viene cinturato da Paci: per Damato di Barletta tutto regolare.
IL BRESCIA ottiene due rigori nelle prime due partite in casa: contro il Palermo alla seconda giornata (fallo sciocco ma netto di Munoz su Caracciolo, arbitro Tagliavento di Terni) e contro la Roma alla quarta (intervento di Mexes su Eder sul pallone e fuori area, arbitro Russo di Nola). In mezzo la vittoria di Verona con il Chievo, determinata da una punizione-gioiello di Diamanti. Gava di Conegliano, l'arbitro di sabato sera a Milano, sbaglia a non giudicare da rigore un'entrataccia di Cesar su Eder e sorvola su un sospetto fallo di mani di Andreolli, che sulla linea neutralizza un destro di Caracciolo.
E arriva la lunga serie di sconfitte. Di Bari e Lecce si è già parlato, anche se al «San Nicola» a tempo scaduto Guida di Torre Annunziata dice che è tutto regolare nonostante la maglia dell'Airone si allunghi a dismisura nell'ultimo assalto biancazzurro.
Caracciolo è protagonista anche il 3 ottobre a Roma. Dias, centrale brasiliano della Lazio, lo cintura in area su angolo di Diamanti: Celi di Campobasso fa proseguire, ma è inflessibile con Diamanti, ammonito due volte ed espulso.
Contro il Napoli, domenica scorsa, dopo 9 minuti Dossena trattiene Caracciolo su una battuta dalla bandierina: nulla per l'arbitro Valeri di Roma, che poco prima dell'intervallo sta per espellere Gargano, che protesta dopo un fallo su Hetemaj ma ci ripensa, probabilmente per la corsa disperata del portiere partenopeo De Sanctis. Infine l'Inter e la Juventus Al Brescia sperano, d'ora in poi, di avere il giusto. Niente di meno, niente di più

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