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sabato 16 ottobre 2010

DIAMANTI-MEXES 3-2.......GIORNATE..CAPIAMO PERCHE'..VALIDA ANCHE PER "NEFANDEZZE" FUTURE..

DA BRESCIAOGGI 16 OTTOBRE DICHIARAZIONI DI GINO CORIONI DOPO IL RIGETTO RICORSO CONTRO LA SQUALIFICA DI DIAMANTI
«Due pesi, due misure: ingiustizia è fatta - tuona il presidente del Brescia -. Il problema è a Roma, e non lo dico certo per fare discorsi politici. Io penso alla Lega Calcio, che dovrebbe riavere in carico la Giustizia sportiva a Milano. Perché a Roma, con la Federazione di mezzo, le cose non funzionano mai. Le società di serie A dovrebbero avere i propri giudici. Quelli della corte federale in questo caso si sono dimostrati incapaci. Davvero non mi aspettavo una decisione così iniqua. Come si fa a ridurre la squalifica di Mexes e non quella di Diamanti? Se ripenso alla reazione dell'uno e al comportamento dell'altro, mi viene da sorridere. Le due ammonizioni prese da Diamanti contro la Lazio erano ridicole, al di là di quello che poi lui ha detto uscendo dal campo. E gli pseudofavori che avremmo ricevuto contro la Roma, li abbiamo già pagati con gli interessi contro Bari e Lazio, quando ci hanno negato rigori solari. Sono deluso. E arrabbiato».

ALTRO ARTICOLO MOLTO ESPLICATIVO....




C’era da immaginarselo, non era stati in pochi a “prevederlo” con anticipo, ma onestamente non si pensava potesse capitare dopo così poco tempo. La “vecchia FIGC“, quella regnante durante i Campionati cancellati da Calciopoli, torna in sella. Meglio dell’Araba Fenice, coadiuvata da quella parte importante di “passato” che in realtà non è mai andata via.

Giancarlo Abete, che prima di Calciopoli non faceva il manager da qualche parte ma era vice e collaboratore di Franco Carraro, a giugno nomina Pasquale De Lise, Presidente del Tar del Lazio ed ex Presidente della Corte Federale, autosospesosi in piena bufera per evitare il “conflitto d’interessi” derivante dalla doppia carica. E’ solo il primo tassello di una reaziona a catena.

De Lise, dopo appena tre mesi, in un sol colpo compie un’autentica restaurazione. Roba che, se non fosse per la Juventus passata per la B e l’Inter Campione d’Italia, sembrerebbe quasi che Guido Rossi in Figc non ci sia nemmeno mai entrato. Per assurdo è proprio la riforma del Codice di Giustizia Sportiva, con nuovi organi e nuove competenze, che permette il riassorbimento di tutti i personaggi della “prima repubblica del calcio“.
Rientra nella macchina della Giustizia Sportiva come Presidente della Quinta Corte (competenze su doping, vertenze economiche e procuratori), il generale della Finanza in pensione Italo Pappa, ex capo ufficio indagini.

Sarebbe nulla: tutti i membri della Corte Federale vengono reintegrati. L’ex-presidente Piero Sandulli e i quattro membri Mario Sanino, Mario Serio, Salvatore Catalano e Silvio Traversa. La squadra di uomini vicini a Franco Carraro, che nel suo ruolo di alto dirigente dell’Uefa aveva già pensato a “preservare se stesso“, rientra al gran completo.

Ultima beffa, quella che suona come una provocazione intollerabile ai tifosi del Genoa, rispunta anche Claudio Marchitiello, il giudice della Caf sorpreso a scrivere bigliettini che dileggiavano Preziosi durante il processo che portò alla retrocessione in C1 dei Grifoni, e che all’epoca dei fatti proprio per questo motivo non fu riconfermato al suo posto.

Ora è evidente, al Congresso di Vienna erano un branco di dilettanti.

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